Lamborghini R8 trattore

Lamborghini R8: il trattore di punta del marchio Lamborghini

Il marchio Lamborghini, noto in tutto il mondo per le sue auto sportive di lusso, ha una storia meno conosciuta ma altrettanto prestigiosa anche nel campo dei trattori agricoli. Dal 1948 infatti, anno della fondazione della Lamborghini Trattori, il marchio ha rappresentato un’icona di qualità e innovazione nel settore agricolo. Tra i suoi modelli più emblematici spicca il trattore Lamborghini R8, che ha segnato un’epoca per l’azienda, soprattutto nei primi anni Duemila.

La storia del marchio Lamborghini nell’ambito dei mezzi agricoli

Lamborghini, un nome che evoca immediatamente immagini di auto sportive di lusso e alta velocità, ha radici altrettanto profonde e prestigiose nel mondo agricolo. La storia di Lamborghini Trattori, fondata nel 1948 da Ferruccio Lamborghini, rappresenta un percorso di innovazione, sfide e successi che ha contribuito a trasformare il settore agricolo in Italia e nel mondo.

Ferruccio Lamborghini fondò Lamborghini Trattori a Cento, in provincia di Ferrara, nel 1948, subito dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale. A differenza di altri produttori di trattori dell’epoca, come Fiat Trattori e Landini, Lamborghini non poteva contare su una lunga tradizione nel settore. Tuttavia, Ferruccio sfruttò il contesto post-bellico a suo vantaggio. Utilizzando materiali bellici abbandonati, come motori e differenziali di camion e mezzi militari recuperati dai centri ARAR (Azienda Rilievo Alienazione Residuati), creò le prime trattrici, chiamate “Carioca“. Questi trattori presentavano un’innovazione tecnica importante: un vaporizzatore applicato a un motore Morris, che permetteva al trattore di avviarsi a benzina e poi funzionare a petrolio.

Le innovazioni del marchio Lamborghini trattori e il Lamborghini R8

Questa ingegnosità tecnica fu solo l’inizio. In pochi anni, Lamborghini Trattori passò da una produzione di un trattore alla settimana a circa 200 all’anno.
Nel 1955, Lamborghini fece un ulteriore passo avanti con la presentazione del suo primo trattore cingolato, il DL 25C, seguito dal DL 30C. Questi trattori, caratterizzati dal colore giallo, risposero alle esigenze di un’agricoltura in continua evoluzione, offrendo soluzioni innovative e affidabili.

Nel 1968-69, Lamborghini Trattori adottò una strategia volta a migliorare la qualità tecnica dei suoi prodotti e ad aumentare la capacità produttiva. In questo periodo, l’azienda fu la prima in Italia a introdurre il cambio sincronizzato di serie sui propri trattori. La gamma si arricchì di modelli di grande potenza, come il R. 480, che rappresentarono un punto di svolta per l’azienda.

Lamborghini Trattori: le innovazioni dagli anni ’70

Nel 1973, Lamborghini Trattori entrò a far parte del Gruppo SAME, portando con sé il proprio marchio e tutto il prestigio accumulato negli anni. Questo passaggio segnò l’inizio di una nuova era di innovazioni, come la gamma di trattori con motori modulari raffreddati ad acqua introdotta nel 1983, e la regolazione elettronica dell’iniezione motori e le nuove centraline di controllo per i trattori negli anni ’80.

Negli anni ’90, con la serie “RACING”, Lamborghini introdusse la trasmissione “Electronic Power Shift”, confermando la sua capacità di innovare e di anticipare le esigenze del mercato. Nel 1993, il marchio ampliò la sua offerta con i “RUNNER”, trattorini destinati alla piccola agricoltura e al settore del green, dimostrando una volta di più la sua versatilità.

Con l’inizio del XXI secolo, Lamborghini Trattori continuò a spingersi oltre, presentando le serie R6, R7 e R8, che segnarono un ulteriore passo avanti in termini di prestazioni e tecnologia. Nel 2013, il marchio raggiunse un nuovo traguardo con il lancio del trattore Nitro, caratterizzato da un design innovativo e una cofanatura bianca. Il Nitro ottenne numerosi riconoscimenti internazionali, tra cui il prestigioso “Tractor of the Year – Golden Tractor for the Design 2014” e il “RedDot Award 2014“, consolidando la reputazione di Lamborghini come leader non solo nella potenza e nell’efficienza, ma anche nel design.

Il debutto del Lamborghini R8

Il Lamborghini R8 fece il suo debutto nei primi anni 2000, rappresentando la punta di diamante della gamma di trattori offerti dal marchio. La serie R8 era concepita per soddisfare le esigenze di agricoltori professionisti e grandi aziende agricole, che necessitavano di macchine potenti, affidabili e tecnologicamente avanzate. La gamma iniziale prevedeva tre modelli principali:

  • Lamborghini R8 210: modello di entrata con una potenza di 210 cavalli, pensato per chi cercava un compromesso tra potenza e versatilità, sostituito ben presto dall’R8 215. Non molto tempo dopo il lancio, il modello R8 210 venne sostituito dall’R8 215. Questa evoluzione portò un lieve incremento di potenza e alcune migliorie tecniche, rendendo il trattore ancora più performante. L’R8 215 divenne rapidamente uno dei modelli più apprezzati della serie, grazie al suo equilibrio tra prestazioni, efficienza e costo operativo;
  • Lamborghini R8 235: una versione intermedia, con 235 cavalli, che offriva una maggiore potenza per lavori più impegnativi;
  • Lamborghini R8 265: il top di gamma, con una potenza di 265 cavalli, ideale per le operazioni agricole più gravose.

L’Evoluzione del 2007: nuovi motori e modelli di trattori Lamborghini

Nel 2007 il settore agricolo si trovò di fronte a nuove sfide legate alla necessità di ridurre le emissioni inquinanti. Le normative europee divennero più stringenti, richiedendo ai produttori di adeguare le proprie macchine ai nuovi standard ambientali. Lamborghini Trattori, parte del gruppo SDF (Same Deutz-Fahr), rispose prontamente a queste esigenze aggiornando la gamma R8.

I motori Deutz BF6M, che fino a quel momento avevano alimentato i modelli R8, furono sostituiti dai nuovi motori Deutz TCD. Questi nuovi propulsori, sempre a sei cilindri, introducevano l’iniezione common rail, una tecnologia che migliorava l’efficienza del carburante e riduceva significativamente le emissioni. Con l’adozione di questi motori, nacquero due nuovi modelli:

  • Lamborghini R8 230: questo modello, con una potenza di 230 cavalli, rappresentava una naturale evoluzione della gamma, offrendo maggiore efficienza e rispetto per l’ambiente senza compromessi sulle prestazioni;
  • Lamborghini R8 270: il successore dell’R8 265, con 270 cavalli, che rappresentava il massimo della potenza e delle prestazioni all’interno della gamma.

Serie trattori Lamborghini R8: caratteristiche comuni

La serie di trattori Lamborghini R8, sviluppata nei primi anni 2000, rappresenta un esempio di eccellenza ingegneristica applicata al settore agricolo. Questi trattori sono stati progettati per soddisfare le esigenze delle aziende agricole moderne, offrendo potenza, affidabilità e versatilità. Le caratteristiche tecniche comuni ai modelli della serie R8 riflettono l’impegno del marchio nel fornire soluzioni avanzate per l’agricoltura professionale.

  • Al cuore di ogni modello della serie R8 troviamo il potente motore Deutz a 6 cilindri, con una cilindrata di 7146 cc. Questo motore turbo garantisce prestazioni elevate e una coppia robusta, essenziali per affrontare le operazioni agricole più impegnative.
  • Un altro elemento distintivo della serie R8 è la trasmissione. Di base, questi trattori sono dotati di una trasmissione a 40+40 velocità, che permette un’ampia gamma di opzioni di marcia per adattarsi a diverse operazioni sul campo. L’inversore elettroidraulico facilita i cambi di direzione senza la necessità di utilizzare la frizione. Il cambio marcia sotto carico consente di passare da una marcia all’altra senza interrompere il lavoro, migliorando l’efficienza e riducendo l’affaticamento dell’operatore. Sono disponibili anche varianti opzionali della trasmissione, che permettono ulteriori personalizzazioni in base alle esigenze specifiche.

Elementi distintivi del Lamborghini R8: velocità e potenza

I trattori della serie R8 sono progettati per raggiungere velocità fino a 50 km/h, anche se in alcuni Paesi questa velocità è limitata a 40 km/h per conformarsi alle normative locali. Questa caratteristica consente di spostarsi rapidamente tra i campi o da un sito di lavoro all’altro, riducendo i tempi di trasporto e aumentando la produttività complessiva.

L’efficienza operativa della serie R8 è ulteriormente migliorata grazie alla potente pompa idraulica, con una cilindrata a partire da 120 litri al minuto. Questo impianto idraulico è in grado di alimentare un’ampia gamma di attrezzature agricole, garantendo potenza e reattività nelle operazioni di sollevamento, aratura e altre applicazioni che richiedono un supporto idraulico robusto.

La robustezza dei trattori R8 è evidenziata dal loro peso, che varia da 8400 a 9500 chilogrammi a seconda del modello e delle configurazioni. Questo peso significativo contribuisce a una maggiore stabilità, soprattutto durante l’utilizzo di attrezzi pesanti o su terreni irregolari. La distribuzione del peso è ottimizzata per garantire una trazione eccellente e un’aderenza costante, fondamentali per operazioni agricole efficaci.

La capacità del serbatoio carburante dei trattori R8 varia da 425 a 585 litri, a seconda del modello. Questa capacità generosa permette un’autonomia prolungata, riducendo la necessità di frequenti rifornimenti e consentendo di completare lunghe giornate di lavoro senza interruzioni.

Infine, i trattori della serie R8 sono equipaggiati con ruote posteriori di dimensioni comprese tra 38 e 42 pollici, e ruote anteriori che vanno dai 34 ai 38 pollici. Queste dimensioni non solo migliorano l’aderenza al suolo, ma contribuiscono anche a una maggiore stabilità e trazione, rendendo i trattori R8 ideali per operazioni su terreni difficili e per trainare attrezzature pesanti.

Curiosità: il trattore Lamborghini R8 in Clarkson Farm

Nella popolare serie Amazon Prime Video, “Clarkson’s Farm”, Jeremy Clarkson, celebre conduttore televisivo noto per programmi di successo come “Top Gear” e “The Grand Tour“, utilizza nella sua azienda agricola proprio un trattore Lamborghini R8, acquistato usato per la somma di 40.000 sterline.

La scelta di un trattore Lamborghini per la sua azienda agricola non è casuale: Clarkson ha sempre avuto una predilezione per i veicoli straordinari, e il Lamborghini R8 270 rappresenta un connubio ideale tra tecnologia avanzata e stile distintivo. Nonostante la sua potenza impressionante, Clarkson si trova spesso a confrontarsi con le difficoltà e le sfide dell’uso di un mezzo così imponente nelle strette strade di campagna e nei terreni accidentati della sua fattoria, creando momenti di grande divertimento e suspense per gli spettatori. La presenza del Lamborghini R8 270 nella serie è diventata un simbolo della volontà di Clarkson di affrontare l’agricoltura con la stessa passione e spregiudicatezza che lo ha reso famoso come conduttore automobilistico.

Motocoltivatori Goldoni la storia

Motocoltivatori Goldoni la storia

La ditta Goldoni di Migliarina di Carpi è stata tra le pioniere in Italia per la produzione di motocoltivatori e trattorini per l’agricoltura.
I motocoltivatori Goldoni sono da decenni sinonimo di qualità, affidabilità e innovazione nel settore dell’agricoltura. Fondata nel 1926 da Ferruccio Goldoni a Migliarina di Carpi, in provincia di Modena, l’azienda ha attraversato un percorso ricco di sfide e successi, contribuendo in modo significativo allo sviluppo del settore agricolo.
In questo articolo vogliamo ripercorrere non solo la storia dell’azienda Goldoni, ma in particolare della produzione dei motocoltivatori, ovvero quelle macchine agricole guidate a mano dall’operatore e abbinate ad una fresa posteriore smontabile, per terminare poi parlando di altre attrezzature. Ecco tutto su motocoltivatori Goldoni la storia.

Motocoltivatori Goldoni modelli e innovazioni

I primi tipi di motocoltivatori Goldoni documentati prodotti in serie ci risultano essere i modelli ERCOLE e MONDIAL, dotati di fresa e poche altre semplici applicazioni. A proposito, trovi qui una fresa motocoltivatore Goldoni.
Siamo nei primi anni sessanta del XX secolo, quando le motorizzazioni comprendevano motori a benzina/petrolio e diesel, monocilindrici con avviamento a strappo.

La svolta evolutiva si è avuta alla fine degli anni sessanta con il modello SPECIAL, che ebbe un notevole successo commerciale grazie alla flessibilità di utilizzo, tanto che la sua meccanica di base, con modifiche nel corso degli anni, è arrivata fino ai giorni nostri.
Nello stesso periodo usciva anche la serie EXPORT, più grande e potente della precedente, che con l’aggiunta del retrotreno diventò un piccolo trattore a 4 ruote motrici, il quale ha fatto la storia della Goldoni in quel settore.
Questi motocoltivatori, dotati di una presa di forza sincronizzata di serie, potevano trainare anche un rimorchio con asse motrice, facendo nascere una nuova categoria di macchine agricole da trasporto, le così dette MOTOAGRICOLE.

Motocoltivatori Goldoni la storia degli anni ’70

Gli anni settanta videro l’arrivo della serie MONDIAL, che affiancò la Special, ma soprattutto con la SERIE 500 ci fu un’importante evoluzione, con l’adozione delle stegole reversibili, che permisero l’inversione del posto guida davanti al motore, in modo da poter utilizzare anche attrezzi frontali come falciatrici e tosaprato.
In seguito uscirono anche le serie 600 e 700, come naturale evoluzione della 500.

La costante ricerca e lo sviluppo hanno caratterizzato l’azienda nel corso degli anni. Goldoni si è distinta per l’adozione di tecnologie all’avanguardia e per l’attenzione ai dettagli nella progettazione dei suoi prodotti. Questo impegno per l’innovazione ha permesso all’azienda di rimanere competitiva in un mercato in costante evoluzione.

Gli anni ‘80 di Goldoni e le nuove Serie di motocoltivatori

Intorno al 1977 la storica serie Special trovò la sua naturale evoluzione nel nuovo modello SUPER SPECIAL, che vide la possibilità di nuovi allestimenti standardizzati, tra cui l’avviamento elettrico per i motori diesel, prima disponibile solo su pochissime versioni.

Alla fine degli anni settanta la Goldoni esordì con la nuova SERIE 100, un nuovo motocoltivatore pensato per il giardinaggio e la micro agricoltura, aprendo la strada ad un nuovo settore di macchine.

Arrivano poi gli anni ottanta e la sempre maggiore attenzione della Goldoni verso le piccole macchine si esprime con la serie Jolly, articolata nelle versioni Junior, Super e Professional, con la possibilità di allestimenti dedicati a molteplici utilizzi e attrezzature, e con diverse opzioni sulle trasmissioni, dotate di differenziale oppure no.
Intanto la storica serie Special e Super Special si arricchisce con la versione SPECIAL LUX, ancora più evoluta.
Dalla metà degli anni ottanta fu lanciata la serie UNO, sempre nel settore delle basse potenze, con nuove motorizzazioni e allestimenti.

Fino a tutti gli anni novanta i modelli anni ottanta rimasero in produzione con nuovi allestimenti e una proposta di attrezzature posteriori e frontali sempre più completa.

La nuova era di Goldoni e il presente dell’azienda

Con il nuovo secolo, in particolare dalla metà degli anni duemila, esce la nuova serie TWIST, che sostituisce la gamma dei piccoli Uno e Jolly con un’offerta diversificata per il settore hobbistico e piccola agricoltura.


L’offerta dei motocoltivatori era completata dalla nuova serie JOKER per le medie potenze e dalla inossidabile gamma di punta Special, evoluta nella nuova serie MY SPECIAL.

Oggi, anno 2024, la Goldoni, in seguito a varie vicissitudini dovute al COVID e a passaggi di proprietà, ora in mano Keestrack, rivolge l’attenzione della nuova produzione soprattutto ai trattori, evolvendo quelli già in produzione e lanciando nuovissimi modelli elettrici. Al momento la produzione di motocoltivatori è in stand by, anche se l’azienda prosegue con il servizio di fornitura dei ricambi per motocoltivatori dei vecchi modelli, fino agli anni settanta!
A dire il vero vediamo sul sito ufficiale le foto e schede di nuovi modelli di motocoltivatori, denominati M10 – M15 ed M16…. la storia continua?

Intanto sul nostro sito trovi tutti i ricambi per motocoltivatore Goldoni di cui hai bisogno! Affrettati e approfitta del miglior prezzo per i pezzi di ricambio che ti servono.

Same delfino

Same Delfino 35 dt, uno dei trattori più venduti

Same (Società Accomandita Motori Endotermici) è un’azienda italiana fondata nel 1942 che produce trattori e macchine agricole. La sede principale è a Treviglio, in provincia di Bergamo, in Italia. Same è diventata nota per la produzione di trattori di medie e grandi dimensioni, e per la sua tecnologia avanzata e innovativa.

Nel corso degli anni, Same ha ampliato la sua gamma di prodotti, includendo anche escavatori, caricatori e altre attrezzature per la movimentazione del terreno. L’azienda ha anche acquisito altre aziende leader del settore come Lamborghini Trattori, Hürlimann Trattori e Deutz-Fahr.

Same ha una forte presenza in Europa e in America Latina, ma ha anche filiali in Asia, Africa e Australia. L’azienda si distingue per la produzione di trattori con motori a basso consumo di carburante, con emissioni ridotte e con un alto livello di sicurezza e comfort per l’operatore.

Nel tempo, Same ha sempre investito in ricerca e sviluppo per migliorare le prestazioni dei propri trattori e per soddisfare le esigenze dei propri clienti, puntando sull’innovazione tecnologica e sull’ecosostenibilità.

L’azienda offre una gamma completa di trattori, dai piccoli trattori gommati ai grandi trattori cingolati, per soddisfare le esigenze dei clienti in diverse applicazioni agricole e industriali. Same offre anche una vasta gamma di attrezzature agricole compatibili con i propri trattori, come aratri, erpici, seminatrici e mietitrebbie.

Same si distingue anche per il suo servizio di assistenza post-vendita, con una rete di concessionari e centri di assistenza sparsi in tutto il mondo per garantire che i propri trattori e attrezzature siano sempre in perfette condizioni di funzionamento.

In generale, Same è un’azienda leader nel settore dei trattori e delle macchine agricole, con una lunga storia di produzione di trattori di alta qualità e con una forte attenzione all’innovazione e all’ecosostenibilità.

Same Delfino 35 dt: la storia

Il Same Delfino 35 è un trattore gommato prodotto dalla Same tra gli anni ’70 e ’90. Era dotato di un motore diesel a 2 cilindri raffreddato ad aria e di un sistema di sollevamento idraulico per sollevare e abbassare gli attrezzi agricoli. Era anche dotato di un sistema di trasmissione che consentiva di regolare la velocità delle ruote per adattarsi alle esigenze del lavoro.

Il Same Delfino 35 era dotato di un sistema di trasmissione a 6 velocità in avanti più 2 retromarce con super riduttore opzionale. Era in grado di raggiungere una velocità massima di 25 km/h. Il peso del veicolo era di circa 1.600 kg e la potenza massima erogata dal motore era di 35 CV.

Il Delfino 35 dt della Same era un trattore compatto e maneggevole, con un motore diesel da 35 cavalli di potenza. Progettato per lavori di mantenimento e manutenzione in piccoli appezzamenti di terreno e per lavori in vigneti e frutteti. Era dotato di una trasmissione meccanica e di un sistema di freni a disco a secco, poi evolutisi in freni a disco a bagno d’olio (nelle ultime serie), che lo rendevano facile da guidare e manovrare. Tra le evoluzione che questo trattore ha subito negli anni, ricordiamo il passaggio dallo sterzo meccanico a quello idraulico.

Il Same Delfino 35 era utilizzato principalmente per lavori di aratura, trasporto di materiali, trasporto di bestiame e altre attività agricole. Era anche utilizzato per lavori di costruzione come la preparazione del terreno e la movimentazione di materiali.

Il Same Delfino 35 è stato uno dei trattori gommati più venduti della Same, ed è stato utilizzato per molti anni in tutta Europa e America Latina. Era apprezzato per la sua versatilità e robustezza, ed era considerato un’icona dei trattori gommati della Same, per la sua longevità e la sua efficienza. Ancora oggi non è raro trovarlo sul mercato, viene per questo regolarmente revisionato grazie proprio alla buona reperibilità dei ricambi.

fiat 11090

Fiat 110-90: la Storia

I trattori gommati sono veicoli agricoli che utilizzano ruote in gomma al posto di cingoli per muoversi su terreni morbidi e accidentati.

I trattori gommati sono utilizzati principalmente per lavorare su terreni morbidi e accidentati, come campi di terra rossa o di montagna. Possono essere utilizzati per lavori come aratura, trasporto di materiali, trasporto di bestiame e altre attività agricole.
I trattori gommati sono dotati di un sistema di sollevamento idraulico per sollevare e abbassare gli attrezzi agricoli, e di un sistema di trasmissione che consente di regolare la velocità delle ruote per adattarsi alle esigenze del lavoro.
Esistono diverse tipologie di trattori gommati, quattro per la precisione:

  •  Trattore a ruote isodiametriche (tutte uguali);
  • Trattore a ruote grandi posteriori e ruote piccole anteriori (il Fiat 110-90 ad esempio);
  • Trattore a trazione solo posteriore;
  • Trattore a doppia trazione (DT), conosciuto anche come, a trazione integrale o 4 ruote motrici.

Ciascuna tipologia di trattore gommato è progettata per soddisfare esigenze specifiche e per lavorare su terreni diversi.

Fiat 110-90: la storia

Il trattore gommato Fiat 110-90 è un modello di trattore prodotto dalla Fiat tra gli anni ’80 e ’90. Era dotato di un motore diesel a 6 cilindri e di un sistema di sollevamento idraulico per sollevare e abbassare gli attrezzi agricoli. Era anche dotato di un sistema di trasmissione che consentiva di regolare la velocità delle ruote per adattarsi alle esigenze del lavoro.
Il Fiat 110-90 era dotato di un sistema di trasmissione a 4 marce sincronizzate, con 3 riduttori. Era in grado di raggiungere una velocità massima di 30 km/h (prima serie) e 40 km/h l’ultima serie. Il peso del veicolo era di circa 4.700 kg e la potenza massima erogata dal motore era di 110 CV.
Veniva utilizzato principalmente per lavori di aratura, trasporto di materiali, trasporto di bestiame e altre attività agricole. Era anche utilizzato per lavori di costruzione come la preparazione del terreno e la movimentazione di materiali.
Il Fiat 110-90 è stato uno dei trattori più venduti della Fiat, è stato utilizzato per molti anni in tutta Europa e America Latina. Era apprezzato per la sua versatilità e robustezza, ed era utilizzato sia per lavori agricoli che per lavori di costruzione. Era considerato un’icona dei trattori gommati della Fiat, per la sua longevità e la sua efficienza.

Cosa si può fare con un trattore gommato?

I trattori gommati possono essere utilizzati per una vasta gamma di lavorazioni agricole e di costruzione. Ecco alcune delle lavorazioni più comuni che possono essere effettuate con i trattori gommati:

  • Aratura: i trattori gommati possono essere utilizzati per arare i campi preparando il terreno per la semina;
  • Trasporto di materiali: i trattori gommati possono essere utilizzati per trasportare materiali come letame, compost o materiali di costruzione;
  • Trasporto di bestiame: i trattori gommati possono essere utilizzati per trasportare bestiame da un campo all’altro o per spostare le stalle:
  • Erpicatura: i trattori gommati possono essere utilizzati per erpicare i campi e rimuovere i detriti;
  • Lavori di costruzione: i trattori gommati possono essere utilizzati per lavori di costruzione come la preparazione del terreno, la movimentazione di materiali e la costruzione di strade;
  • Lavori forestali: i trattori gommati possono essere utilizzati per lavori di taglio e trasporto legname;
  • Spandimento di fertilizzanti e concimi: i trattori gommati possono essere utilizzati per spandere fertilizzanti e concimi sui campi;
  • Irrigazione: i trattori gommati possono essere utilizzati per distribuire l’acqua sui campi tramite sistemi di irrigazione;
  • Traino di rimorchi e carri agricoli: i trattori gommati possono essere utilizzati per trainare rimorchi e carri agricoli, per trasportare attrezzi e materiali.

Trattore cingolato o gommato: usi diversi

Ci sono alcune differenze chiave tra i trattori gommati e quelli a cingoli, eccone alcune:

  • Tipo di ruote: i trattori gommati utilizzano ruote in gomma, mentre i trattori a cingoli utilizzano cingoli;
  • Aderenza: i trattori gommati offrono una minore aderenza su terreni morbidi e accidentati rispetto ai trattori a cingoli;
  • Versatilità: i trattori gommati sono più versatili rispetto ai trattori a cingoli, poiché possono essere utilizzati per una gamma più ampia di lavorazioni agricole e di costruzione;
  • Maneggevolezza: i trattori gommati sono generalmente meno maneggevoli rispetto ai trattori a cingoli, si fa quindi più fatica a girare e manovrare in spazi ristretti;
  • Consumo di carburante: i trattori gommati possono consumare meno carburante rispetto ai trattori a cingoli;
  • Manutenzione: i trattori a cingoli hanno bisogno di manutenzione più frequente rispetto ai trattori gommati, poiché le ruote in gomma sono meno soggette ad usura;
  • Terreni: i trattori a cingoli sono particolarmente adatti per i terreni difficili come fango, neve, sabbia e rocce, mentre i trattori gommati sono più adatti per terreni morbidi;
  • Velocità: i trattori a cingoli hanno una velocità più bassa rispetto ai trattori gommati.
fiat 605 c

Icona dei cingolati: Fiat 605 C

I cingolati sono veicoli o macchine che utilizzano cingoli al posto di ruote per muoversi su terreni difficili o accidentati. I cingoli forniscono una maggiore aderenza e stabilità rispetto alle ruote, e sono in grado di superare ostacoli come fango, neve, sabbia e rocce. Sono in grado di superare ostacoli come fango, neve, sabbia e rocce. Possono essere utilizzati per lavori come aratura, trasporto di materiali, trasporto di bestiame e altre attività agricole.

I cingolati possono essere utilizzati in molte applicazioni diverse, come l’agricoltura, la costruzione, la movimentazione di materiali e il trasporto. I trattori cingolati sono utilizzati in agricoltura per lavorare su terreni difficili e accidentati, come campi di terra rossa o di montagna. Inoltre, i cingolati possono essere utilizzati in miniere, cantieri edili e per il trasporto di merci in ambienti difficili come la neve o la sabbia.

Esistono diverse tipologie di cingolati, come quelli a cingoli sottili o larghi, cingoli in gomma o in acciaio, e cingoli a telaio rigido o a telaio flessibile. Ciascuna tipologia di cingolato è progettata per soddisfare esigenze specifiche e per lavorare su terreni diversi.

I trattori cingolati sono dotati di un sistema di sollevamento idraulico per sollevare e abbassare gli attrezzi agricoli, e di un sistema di trasmissione che consente di regolare la velocità del cingolo per adattarsi alle esigenze del lavoro.

Ciascuna tipologia di trattore cingolato è progettata per soddisfare esigenze specifiche e per lavorare su terreni diversi.

I trattori cingolati a cingoli sottili sono progettati per lavorare su terreni duri e spazi ristretti come i vigneti intensivi, mentre quelli a cingoli larghi sono progettati per lavorare su terreni morbidi e sabbiosi.

Fiat 605 C: la storia

Il trattore cingolato Fiat 605 C è stato uno dei modelli più riusciti dell’azienda italiana Fiat Trattori Introdotta per la prima volta negli anni ‘70, con la prima uscita che risale precisamente al 1976, questa macchina ha avuto un grande impatto sull’industria agricola in tutto il mondo e ancora oggi è molto apprezzata dai coltivatori.

Il 605 C era un trattore cingolato con una potenza del motore diesel ad iniezione diretta che andava dai 60 ai 65 cavalli, preceduto dal 555C, modello prodotto poco prima e con una potenza di 55 cavalli. Era dotato di una trasmissione meccanica a 6 marce e 2 retromarce, e il suo sistema di trazione cingolato lo rendeva particolarmente adatto per lavorare in terreni accidentati e irregolari. Grazie alla sua forma snella e al suo peso ridotto, questo trattore era in grado di operare in spazi ristretti e in pendii ripidi, rendendolo un’opzione molto versatile per gli agricoltori di tutto il mondo.

Uno dei vantaggi principali del trattore cingolato Fiat 605 C era la sua affidabilità e resistenza. Costruito con componenti di alta qualità e un telaio robusto, questo trattore poteva sopportare ore di lavoro duro in condizioni difficili, garantendo una maggiore efficienza e produttività per tutte le aziende agricole.

Inoltre, il 605 C era dotato di un sistema idraulico ereditato dalle serie precedenti, che consentiva anche a questa macchina agricola una gestione efficiente degli attrezzi agricoli e la possibilità di alzare e abbassare i carichi con facilità. Questo sistema migliorava la produttività del trattore, permettendo di effettuare diverse operazioni agricole come aratura, semina e irrigazione con maggiore precisione e rapidità.

Il trattore cingolato Fiat 605 C è stato un modello di grande successo per l’azienda italiana Fiat Trattori. Grazie alla sua potenza, affidabilità e versatilità, è stato in grado di soddisfare le esigenze degli agricoltori di tutto il mondo, garantendo un maggiore rendimento e una produttività elevata a tutti i suoi utilizzatori.

Oggi, nonostante il suo essere stato sostituito da modelli più moderni, il Fiat 605 C è ancora ricordato come uno dei migliori trattori cingolati mai prodotti. La sua produzione è terminata nel 1984.

Nastro oro

I trattori Fiat sono stati una presenza costante nell’industria agricola italiana e internazionale per molti decenni. Una delle loro linee di trattori più famose è stata la serie di cingolati Nastro Oro, introdotta verso la fine degli anni ‘60, ha continuato ad evolversi fino agli anni ’80, tra questa spicca proprio il 605C.

I trattori cingolati Fiat Nastro Oro erano progettati per funzionare in terreni difficili, e fornivano una trazione eccezionale su terreni scivolosi o accidentati. Questi trattori erano utilizzati principalmente nell’agricoltura e in ambito forestale, ma venivano anche utilizzati in altre applicazioni industriali, come la costruzione di strade e la movimentazione di materiali.

La serie Fiat Nastro Oro comprendeva diversi modelli, che andavano dal più piccolo Fiat 355C, per i cingolati, al 250 da 25cavalli per i gommati, al più grande Fiat 130C. Tutti i modelli erano alimentati da motori diesel a quattro tempi, con una gamma di potenze che variava da 55 a 130 cavalli. Erano dotati di trasmissioni a 5 o 6 velocità, a seconda del modello, e di un sistema di sollevamento idraulico per attrezzature agricole come aratri, erpici e falciatrici.

Uno dei punti di forza dei trattori Fiat Nastro Oro era la loro affidabilità e durata. Erano costruiti con materiali di alta qualità e progettati per resistere alle condizioni più difficili. Inoltre, erano relativamente facili da riparare e mantenere, il che li rendeva una scelta popolare tra gli agricoltori e gli operatori industriali.

Nonostante il successo dei trattori Fiat Nastro Oro, la serie è stata infine sostituita dalla serie FiatAgri, che ha introdotto nuove tecnologie e miglioramenti prestazionali. Tuttavia, molti dei trattori Fiat Nastro Oro sono ancora in uso oggi, a testimonianza della loro longevità e affidabilità.

Come gli altri trattori della gloriosa serie Nastro Oro, era robusto ed affidabile, e i ricambi erano facilmente reperibili, grazie ad una efficace standardizzazione della componentistica di tutti i modelli della serie “nastro oro”, sia cingolati che gommati. Grazie a tale uniformità dei pezzi, oggi tali trattori possono essere ancora riparati e restaurati per svolgere il lavoro quotidiano nei campi.

In conclusione, i trattori Fiat Nastro Oro hanno giocato un ruolo importante nell’industria agricola italiana e internazionale per molti anni. Grazie alla loro affidabilità, durata e capacità di adattarsi a terreni difficili, sono stati scelti da molti agricoltori e operatori industriali in tutto il mondo. Sebbene la serie sia stata sostituita da modelli più recenti, il loro ricordo vive ancora oggi nella mente di molti.

Curiosità sul Fiat 605C

Ecco alcune curiosità interessanti sulla sua storia:

  • Il design del 605 C è stato ispirato alla forma dei serpenti. Infatti, il suo corpo snello e la forma delle sue parti laterali ricordavano molto da vicino la struttura di questi rettili.
  • Il trattore cingolato 605 C è stato impiegato in diverse operazioni agricole, ma anche in ambiti militari. In particolare, questo modello è stato usato come mezzo di trasporto e supporto logistico.
  • Nonostante il suo essere stato prodotto per molti anni, il trattore cingolato Fiat 605 C è ancora molto apprezzato dai coltivatori di tutto il mondo. In particolare, molti agricoltori ricordano ancora questo modello per la sua affidabilità e versatilità.
  • Nel corso degli anni il Fiat 605C ha subito delle evoluzioni, che si sono tradotte nella versione Super di tale trattore. La versione Super era infatti dotata di un motore più potente, con 65 CV e una maggiore capacità di carico. Tra le novità presenti si ricordano il potenziamento del motore, la capacità di gestire carichi più pesanti e di lavorare con attrezzature agricole più grandi.